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A volte si pensa che le campagne pubblicitarie online (Meta Ads, Google Ads, LinkedIn Ads, etc) siano “la soluzione immediata” a qualunque problema relativo alle vendite di un e-commerce o di un sito che cerca richieste di informazioni e preventivi.
Per la serie “accendi le campagne e SE le campagne sono ben fatte, si vende alla grande”. Insomma, ads determinanti al 100%.
Purtroppo non è così!
Ovviamente le campagne devono essere ben fatte, con tutti i crismi, le attenzioni e le malizie del caso: tuttavia le campagne pubblicitarie non fanno altro che portare degli utenti a target sulle pagine del tuo sito web. Nulla di più.
Su questa incomprensione tra agenzia che progetta e gestisce le campagne pubblicitarie e cliente che si aspetta delle pubblicità magiche, si generano grosse delusioni e la sensazione, nel cliente, di aver buttato i soldi o di dover trovare un’agenzia web più performante.
Il fatto è che PRIMA di avviare delle campagne pubblicitarie, qualunque siano le piattaforme ads scelte, occorre una preparazione tecnica non indifferente sul sito web e/o sulle landing page, nonché su Analytics e sugli account pubblicitari (Google Ads & Co). Parliamo di attività che richiedono anche diverse settimane, se non mesi.
Con l’articolo di oggi vogliamo fare luce proprio sulle attività propedeutiche al lancio di campagne online che abbiano qualche possibilità di essere efficaci.
Se vuoi campagne pubblicitarie che funzionano, il tuo sito deve essere così…
Di seguito elenchiamo e spieghiamo diverse caratteristiche che riguardano al 99% il sito web che riceverà il traffico pubblicitario.
Sono buone norme che in tanti casi non sono per nulla rispettate, che richiedono tempo e investimenti (oltre che volontà) e che porteranno benefici non solo alle campagne pubblicitarie, ma di riflesso a qualunque leva o attività di marketing online che avrai messo in campo.
Tracciamenti e segmenti di pubblico: fondamentali
Il tracciamento delle conversioni è fondamentale per le campagne pubblicitarie, perché permette di misurare con precisione l’efficacia delle attività di marketing.
Senza il tracciamento, non sarebbe possibile sapere quali azioni intraprese dai visitatori sono effettivamente risultate in vendite, iscrizioni o altri obiettivi di business.
Grazie al tracciamento, si può capire cosa funziona e cosa no all’interno di una campagna, ottimizzando i budget e le risorse per ottenere il massimo ritorno sull’investimento.
Inoltre, consente di migliorare il targeting degli annunci, poiché permette di capire quali gruppi di persone sono più inclini a compiere l’azione desiderata, dando “in pasto” agli algoritmi di Meta Ads, Google Ads, etc dati precisi sulla tipologia di utente che converte.
Infine, il tracciamento aiuta a prendere decisioni strategiche basate su dati reali, piuttosto che su ipotesi, migliorando nel tempo la performance complessiva delle campagne e permettendo di scalare ciò che è davvero efficace.
Dove si innesca la fiducia dell’utente: le pagine d’atterraggio
Pagine d’atterraggio o landing page, che dir si voglia.
Sono le pagine dove approderanno gli utenti che cliccano sulle ads: per semplificare, possono essere pagine di prodotto o categorie di prodotto se parliamo di un e-commerce, pagine servizi o di presentazione dell’azienda (o l’home page in alcuni casi) se parliamo di campagne lead / richieste di informazioni.
Una landing page efficace è progettata per convertire i visitatori in lead o clienti, e per farlo deve avere alcune caratteristiche chiave:
Il valore della SEO per le campagne pubblicitarie con Google Ads
Qui ci ricolleghiamo al discorso tracciamenti e al punto precedente, relativo alla landing page.
La risposta è si! Un sito con un buon ranking SEO ottiene diversi vantaggi anche a livello di campagne pubblicitarie.
In primo luogo, una buona visibilità organica nei motori di ricerca significa che il sito riceve traffico gratuito di alta qualità, riducendo la dipendenza esclusiva dalle campagne a pagamento per generare visitatori.
Ma soprattutto genera continuamente dati in grande quantità, che potranno essere ben valorizzati dalle piattaforme pubblicitarie (anche in ottica remarketing).
Un bel posizionamento SEO può influenzare positivamente il costo delle campagne pubblicitarie, poiché un sito molto visibile sui motori di ricerca e con contenuti ottimizzati tende ad avere una maggiore rilevanza per gli utenti e quindi un miglior punteggio di qualità, soprattutto in piattaforme come Google Ads.
Un punteggio di qualità più elevato comporta una riduzione del costo per clic (CPC) e un miglior posizionamento degli annunci.
Inoltre, un sito che già appare “in alto” nei risultati organici rafforza la credibilità e la fiducia verso gli utenti che vedono sia gli annunci a pagamento sia i risultati SEO in prima pagina.
Questa combinazione aumenta mediamente il CTR (tasso di click delle campagne – altro elemento che impatta sui punteggi di qualità Google Ads), aumentando al contempo la probabilità di conversione, poiché gli utenti percepiscono il sito come autorevole.
Un’altra importante connessione tra SEO e campagne pubblicitarie – soprattutto con Google Ads – riguarda l’ottimizzazione delle pagine di destinazione.
Se una landing page è ben ottimizzata per i motori di ricerca, è probabile che offra anche una migliore esperienza utente (come abbiamo spiegato poco fa), con contenuti pertinenti e layout ottimizzato, il che migliora le performance delle campagne in termini di conversioni.
In sintesi, avere un buon ranking SEO non solo porta traffico organico, ma può migliorare l’efficienza delle campagne pubblicitarie, riducendo i costi e aumentando la fiducia e le conversioni degli utenti.
>> Leggi anche Seo per e-commerce: perché è un’attività centrale e come farla
Il ruolo dei Social Media
E i Social Media? Presidiare e innescare una buona comunicazione sui canali Social Media ufficiali dell’azienda o del libero professionista offre un buon contributo generale al senso di “fiducia” che sta alla base di campagne pubblicitarie efficaci.
Naturalmente ciò è ancora più vero per campagne effettuate sulle piattaforme Social (Meta Ads, TikTok Ads, LinkedIn Ads, etc), perché i contenuti organici e i contenuti sponsorizzati “gravitano” nello stesso ambiente.
In realtà l’impatto positivo (o negativo, se gestiti male o non gestiti) dei Social Media è presente anche quando le ads girano su altre piattaforme.
Gli utenti, infatti, cercano conferme e rassicurazioni rispetto al brand che si sta pubblicizzando: osservare contenuti Social divulgativi, divertenti, professionali (e anche recensioni sui canali Social) porta senza alcun dubbio a un aumento della fiducia generale verso l’azienda o il libero professionista. La quale si traduce in una più facile chance di vendita (aumento dei tassi di conversione).
Il processo di acquisto, lo sappiamo, è di rado lineare: “vedo una pubblicità, clicco e compro subito“. Può capitare, ma solitamente serve più tempo di riflessione e più passaggi.
I potenziali clienti fanno molte ricerche, tornano sui loro passi, ritornano a visitare il sito in momenti differenti e tramite diversi canali.
Ciò è evidente anche nei percorsi di attribuzione che si possono osservare in Analytics, per gli e-commerce…
Contenuti Multimediali: qualità e varietà
Questo aspetto si è intravisto nei punti precedenti, ma ha un impatto positivo anche sul funzionamento intrinseco delle campagne pubblicitarie.
Avere a disposizione tanti contenuti multimediali – video, immagini, infografiche – che possano rappresentare e spiegare meglio prodotti e servizi, migliorano sicuramente la percezione degli utenti, arricchiscono le landing page ma hanno un impatto positivo anche sugli annunci pubblicitari.
Quindi quantità e qualità dei contenuti multimediali hanno sicuramente un effetto positivo nella strategia pubblicitaria.
Conosci altri aspetti da ricordare e affrontare prima di avviare delle campagne pubblicitarie? Faccelo sapere!
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